Il gesto dell'attrice Angelina Jolie, che ha deciso di farsi asportare entrambi i seni per prevenire il cancro, ha ispirato l'artista svedese Johan Andersson che ha deciso di dedicarle un dipinto che la ritrae nuda, senza seno. Celebre per aver dipinto il volto di Amy Winehouse dopo la sua scomparsa, Andersson è il più giovane artista esposto alla National Portrait Gallery di Londra. "Quando avevo 15 anni mia madre ha avuto una grave forma di cancro al seno", ha spiegato Andersson al New York Daily News, chiarendo tuttavia che "è stata abbastanza fortunata da non dover sottoporsi a mastectomia. "La recente notizia su Angelina ha generato in me un'ansia che mi ha spinto a dipingere questo ritratto", ha aggiunto. Il ricavato della vendita dell'opera, valutata circa 22.000 dollari, andrà a un'organizzazione benefica, la Falling Whistles, impegnata nel portare la pace in Congo
Sunday, June 2, 2013
Gran Bretagna, le banche continuano a tagliare posti di lavoro
Per le più grandi banche inglesi le difficoltà della crisi sembrano tutt’altro che archiviate. Almeno a giudicare dai continui tagli al personale...
Per le più grandi banche inglesi le difficoltà della crisi sembrano tutt’altro che archiviate. Almeno a giudicare dai continui tagli al personale.
A dirlo è l’agenzia Bloomberg, che ha condotto un’analisi su Royal Bank of Scotland, HSBC, Lloyds e Barclays. Alla fine del 2013 – rivela l’agenzia di stampa americana – tali istituti impiegheranno complessivamente 606 mila persone in tutto il mondo. Si tratta di una sforbiciata pari al 24% (vale a dire a 189 mila persone) rispetto al picco raggiunto nel 2008, quando i dipendenti erano 795 mila. Un numero di occupati così basso non si toccava dal 2004, quando ammontava a 594 mila persone.
Dal 2008 al 2012, d’altronde, anche gli introiti delle banche sono scesi del 13%, arrivando lo scorso anno a 108 miliardi di sterline (164 miliardi di dollari). A pesare è soprattutto la crisi europea, che erode i profitti del ramo d’affari. E gli investitori fanno pressione affinché, per compensare il calo delle entrate, si taglino i costi fissi. Il che si traduce, nella maggior parte dei casi, in pesanti emorragie occupazionali.
Valentina Neri
Friday, May 31, 2013
ITALIA | Politici incapaci di mediare interessi personali e generali, dice Bankitalia
In una situazione economica strutturalmente in ritardo serve un aggiustamento di portata storica, ma i politici italiani stentano a concentrarsi sull'interesse generale.
L'accusa è del governatore di Bankitalia Ignazio Visco.
Dopo anni in cui l'economia italiana è stata la peggiore di quasi tutti i paesi sviluppati "l'aggiustamento richiesto e così a lungo rinviato ha una portata storica .. è un aggiustamento che necessita del contributo decisivo della politica, ma è essenziale la risposta della società e delle forze produttive" scrive il governatore nelle Considerazioni finali di quest'anno.
La recessione sta segnando profondamente il potenziale produttivo e "rischia di ripercuotersi sulla coesione sociale".
L'inversione del ciclo economico verso la fine dell'anno è possibile ma condizionata a una serie di fattori: l'accelerazione del commercio mondiale, l'attuazione di politiche economiche adeguate, l'evoluzione positiva delle aspettative e delle condizioni per investire, la disponibilità di credito.
Nell'immediato le condizioni sono gravi: "lavoro che viene meno e non si crea; imprese che non riescono a modernizzarsi, a finanziarsi, che chiudono, banche indebolite .. tra le quali rischiano di emergere situazioni problematiche".
Ma di fronte a questo quadro "i rappresentanti politici stentano a mediare tra interesse generale e interessi particolari: i cittadini ne ricevono segnali contrastanti e incerti", scrive il governatore.
PER ITALIA NON PRATICABILI SCORCIATOIE CON LEVA BILANCIO
Due giorni dopo l'uscita dell'Italia dalla procedura europea di deficit eccessivo Bankitalia concentra parte delle Considerazioni finali sulla necessità di evitare scorciatoie che passino da un maggior deficit di bilancio.
Visco invita il governo "a non dissipare" il risultato ottenuto a Bruxelles ma a considerarlo "un investimento su cui costruire".
Quindi, va ricordato in primo luogo che, dopo la decisione di pagare parte dei debiti della PA "per quest'anno non vi sono margini di aumento del disavanzo" dal momento che "il margine di fiducia che risparmiatori e operatori di mercato attualmente ci concedono è stretto". E l'Italia, nel corso del solo 2013, ha la necessità di emettere titoli di Stato per 450 miliardi.
Sulle imposte, mentre il dibattito politico è concentrato sull'Imu da ridurre o abolire e sull'Iva di cui cancellare il programmato rialzo, Visco sposta il timing della minor pressione fiscale, anche se pianificabile fin da ora, al medio termine e ribadisce, in linea con la Commissione europea, che si dovranno privilegiare lavoro e produzione. "Il cuneo fiscale che grava sul lavoro frena l'occupazione e l'attività d'impresa".
In tema di entrate Via Nazionale chiede di combattere, anche nella sua dimensione sovranazionale, l'evasione fiscale, fonte di concorrenza sleale e di aumento del carico tributario per i contribuenti in regola.
Al governo poi Bankitalia chiede di dare certezza sulle misure fiscali perchè questo incide positivamente sulle aspettative con un effetto maggiore di sgravi immediati ma di incerta sostenibilità.
IMPRESE: TROPPO POCHE STANNO ACCETTANDO SFIDA CAMBIAMENTO
Al mondo imprenditoriale Ignazio Visco chiede un contributo maggiore di quello fornito sinora al cambiamento che l'Italia deve necessariamente perseguire.
"Le imprese sono chiamate a uno sforzo eccezionale per garantire il successo della trasformazione, investendo risorse proprie, aprendosi alle opportunità di crescita, adeguando la struttura societaria e i modelli organizzativi, puntando sull'innovazione, sulla capacità di essere presenti sui mercati più dinamici". Ma, a differenza del passato, solo alcune lo stanno facendo. "Troppo poche hanno accettato fino in fondo questa sfida; a volte si preferisce, illusoriamente, invocare come soluzione il sostegno pubblico" lamenta la banca centrale.
Reuters|RV
SESSO 2013: un americano su due ammette di averlo fatto con un collega
Un americano su due ha avuto rapporti sessuali con colleghi di lavoro:stando infatti ad un sondaggio condotto e pubblicato dal sito statunitense BusinessInsider.com, il 54% degli americani ha avuto rapporti sessuali con colleghi.
Non solo: il 64% ci ha provato e non sempre ci è riuscito, il 74% ha ricevuto attenzioni che oscillavano tra l’eros e il romanticismo e l’85%pensa che nel fare sesso in ufficio non ci sia proprio nulla di male.
Gli americani quindi ricercano eros e affetto dai colleghi e spesso proprio sulposto di lavoro; attenzione però a non rivelare la scappatella: il 92% degli intervistati da Business Insider infatti pensa che sia bene che gli altri colleghi, specialmente i superiori, non vengano a sapere niente di liaison nate in ufficio.
Poca fiducia poi per quanto riguarda i rapporti con un superiore: il 64%degli intervistati pensa che un manager farebbe meglio a non avere rapporti con i subordinati. Ovviamente questa è spesso una delle tipologie direlazioni più diffuse; del resto si sa, alle ‘relazioni pericolose‘ è molto difficile resistere.
Gli americani dunque, da bravi stakanovisti, considerano l’ufficio un luogo a‘luci rosse‘: il 90% delle persone infatti ha confessato di aver provato attrazione per un collega o una collega, mentre l’84% ha sognato di intrattenersi in rapporti sessuali con altri dipendenti.
Via|Unionesarda
Ruby bis: pm accusa Minetti "fece sesso a pagamento ad Arcore"
Milano, 31 mag. - "Non diciamo compari, perché è un termine dispregiativo, ma definiamoli sodali e complici". Così il pm Antonio Sangermano definisce, nella requisitoria al processo 'Ruby bis', il legame tra i due imputati Emilio Fede e Lele Mora. Secondo il pm, i due seguivano sempre lo stesso schema nell'individuare le ragazze da portare ad Arcore e nell'inserirle all'interno del circuito. Si comportavano "come assaggiatori di vini pregiati" che valutavano la gradevolezza estetica delle giovani, poi le facevano "un minimo esamino di presentabilita' socio-relazionale" e le immettevano nel circuito. "Questi signori - afferma il pm - hanno condiviso l'organizzazione del sistema che ha dato frutti e vantaggi a tutti". Prima di una pausa, il pm ha spiegato ai giudici di aver depositato una memoria che in 55 capitoli ricostruisce il sistema delle cene".
RAGAZZE "ASSATANATE" DI SOLDI
Le ragazze che si sarebbero prostituite durante le serate ad Arcore erano "assatanate di soldi", secondo Sangermano. Mora e Fede avevano "la consapevolezza che chi sara' disponibile a prostituirsi verra' retribuito" e questo ne dimostra "l'intraneita' al sistema prostitutivo". Parlando dell'ex 'guru dei vip', il pm ha sottolineato che "a volte la disperazione rende gli uomini pericolosi e capaci di tutto", riferendosi al fatto che Mora avesse necessita' di procurarsi denaro per fare fronte alle difficolta' imprenditoriali in cui versava.
"MINETTI FACEVA SESSO A PAGAMENTO E PAGAVA LE RAGAZZE"
"Nicole Minetti svolgeva un ruolo particolarmente delicato, compiendo ella stessa atti sessuali retribuiti e partecipando alle tre fasi delle cene, svolgendo un fondamentale ruolo nella corresponsione di corrispettivi economici alle partecipanti alle serate". Cosi' il pm Antonio Sangermano definisce il ruolo dell'ex consigliera regionale, aggiungendo che "e' falso che le cene fossero ordinari convivi arricchiti al piu' da qualche goliardica scenetta di burlesque". "Non rifaro' il processo a Berlusconi. - ha aggiunto - Qui Berlusconi e' la persona a favore della quale viene apparecchiato un sistema. Le prove dimostrano irrefutabilmente come le cene di Arcore fossero espressione di un sistema prostitutivo organizzato per il soddisfacimento del piacere di una persona, Silvio Berlusconi, e che abbia potuto funzionare grazie alla intermediazione fornita da Fede, Minetti e Mora. Era un sistema, un apparato complesso volto a individuare, reclutare, compattare e remunerare un nucleo di giovani donne dedito al compimento di atti sessuali a pagamento con Berlusconi che elargiva direttamente o tramite Nicole Minetti esborsi in denaro".
"FEDE PORTO' RUBY AD ARCORE, MORA 'SEGUGIO' PER PROTEGGERLA"
Nel corso della sua requisitoria, Sangermano ha ricostruito i ruoli che ciascuno degli imputati nel processo 'Ruby bis' ha svolto nel 'sistema Arcore'. Secondo il pm, "e' Emilio Fede che porta Ruby ad Arcore, da quel momento in poi Mora si prende cura della minore".
Sangermano definisce "un apparato militare quello che si scatena per salvare e accudire il soldato Ryan che e' Ruby". In questo contesto, sottolinea il ruolo dell'avvocato Luca Giuliante, "tesoriere del Pdl che si scatena per salvare la minore". "Non e' credibile - e' la tesi dell'accusa - ritenere che la persona che presenta la minore al Presidente del Consiglio e la mette nelle mani di Mora taccia la minore eta'".
Spetta poi, in questa ricostruzione, a Lele Mora essere "come un segugio che segue e protegge" la giovane marocchina.
"RUBY VIVE COME IN VIDEOGAME"
Sangermano si e' soffermato anche sulle ritrattazioni di Ruby che ha fornito versioni discordanti sulle cene ad Arcore durante le indagini e in aula. "Ruby ha mescolato verita' e menzogna. Perche' lo ha fatto? - ragiona il pm - Hanno agito diversi impulsi, tra cui la prospettiva utilitaristica di trarne un vantaggio economico. Ha sempre negato talune circostanze, sempre affermato altre, e si e' contraddetta su altre". "Ha sempre negato dichiaratamente di avere avuto rapporti sessuali tanto meno a pagamento con Silvio Berlusconi - ha continuato il Pm - ha sempre negato di essersi prostituita. Come in un videogame Ruby ha calato persone vere e immaginarie, tentando una impresa ragguardevole: discreditare se stessa miscelando verita' e bugie, poi riconducendo tutto a un furore esibizionistico, a una sofferenza psicologica che la portava a inventare cavolate".
"QUA PROVE,BERLUSCONI LO GIUDICHERANNO URNE E STORIA"
"Ad altre sedi democratiche spettano i giudizi su Silvio Berlusconi, la vicenda di quest'uomo la giudicheranno le urne e la storia, qua si tratteranno i profili comportamentali in relazione alla valenza probatoria in questo processo" ha proseguito Sangermano. La "madre di questo processo", secondo il pm, e' la legge Merlin, che, "a distanza di 55 anni, resiste intatta e ha mediato tra la liberta' individuale di disporre del proprio corpo e il divieto assoluto di vendere la propria sessualita'. L'interposizione di un terzo che istighi e sfrutti l'altrui sessualita' non e' lecita"
Wednesday, May 29, 2013
Amici 2013: Emma Marrone come Sharone Stone? Web “a caccia” degli slip
Roma, 27 mag. – Il dubbio del giorno e’: “mutande o senza mutande?” Un interrogativo che appassiona gli spettatori di Amici dopo l’esibizione di Emma Marrone al fianco di Greta, Appollaiata su uno sgabello, gambe in bella mostra e slanciate dai vertiginosi tacchi, abito stretto fino al seno, che lei ha definito, in una recente intervista, un peso ingombrantee, asta del microfono piazzata strategicamnete per lasciare il dubbio, la cantante campana ha lasciato all’immgainazione dei telespetattori se indossasse o meno gli slip, considerando che c’e’ un precedente: Emma mostro’ le mutande ad Amici l’anno scorso.