Tuesday, November 30, 2010

Il giornalismo e la letteratura secondo Oscar Wilde vs Francisco Pacavira

Mentre mi accingo ad andare  letto mi vengono in mente le parole di Oscar Wilde secondo le quali la differenza tra la letteratura ed il giornalismo consiste nel fatto che il giornalismo è illeggibile e che la letteratura non viene letta. Anche il caro Wilde si è lasciato portare dalla corrente contraria ai giornalisti. C’è infatti da ricordare che i giornalisti – scritti con la G - sono coloro che per professione devono raccontare il modo, però con e nei fatti, ma raccontarlo, aiutare la gente a vedere lontano, informare, dare forma alla società nelle quali sono immersi.

Francisco Pacavira giornalista moderno 
Il giornalismo è un mestiere tosto

Così, mentre mi preparo a chiudere questo computer la mia immaginazione vola, la mia fantasia effettua salti mortali per arrivare a quelli che in questo momento scrivono, raccontano ciò che hanno visto, che hanno sentito, che hanno detto loro di scrivere in modo a preparare i giornali di domani. Il mestiere di giornalista è tosto, più che illegale dovrebbe essere rispettato e promosso. Immaginate coloro che scrivono dalla Russia, da tante parti dell’Africa sotto dittatura, dalla Cina ed altri luoghi sempre caldi. Raccontare la verità non è un mestiere per deboli.

Però, anche così, per oggi chiudo con queste righe che a mio vedere costituiscono le prime di una lunga sfilza di righe tese a raccontare le mie giornate, le idee che mi attanagliano la mente, le pressione, tutto ciò che credo possa aiutarmi ed aiutare altri a rilassarsi mentre si trovano in momenti particolarmente “duri”.

Buona notte amici miei…

Francis

Libreria Giufa: Presentazione del libro BUENOS AIRES TROPPO TARDI

 

GIOVEDI 2 DICEMBRE alle 19.30

presentazione del libro

BUENOS AIRES TROPPO TARDI

di

PAOLO MACCIONI

(ARKADIA EDITORE)

Assieme all'autore interverrà lo scrittore

Flavio Soriga

Sample Image

Eleanor Coerr, Author of 'Sadako and the Thousand Paper Cranes,' Dies at 88

Eleanor Coerr, whose Sadako and the Thousand Paper Cranes (Puffin, 1977) introduced children to the true story of a Japanese girl who suffered from the effects of an atomic bomb attack, died November 22. She was 88.

coerr(Original Import)

Eleanor Coerr has died at 88.

The inspiring book follows Sadako Sasaki, who was two-years-old when the United States dropped an atom bomb on Hiroshima during the final stages of World War II in 1945. It chronicles Sasaki as a healthy schoolgirl winning relay races, through her diagnosis with leukemia, and her long stay in the hospital. She died a decade after the attack at the age of 12.

While in the hospital, Sasaki began making origami cranes to pass the time. Her ultimate goal was to make 1,000, but, according to the book, she died with only 644 completed. Sasaki's classmates finished making the remaining cranes, and all 1,000 were buried with her.

Sasaki's classmates started a national campaign to build a peace statue to remember her and the many other children who were victims of the Hiroshima bombing. To help raise money, they sold copies of a photocopied and staple-bound autobiography of Sasaki called Kokeshi. To this day, the statue of Sasaki, erected in 1955, is decorated with thousands of paper cranes given by people from all over the world.

Coerr learned of the story while living in Japan after the war and visitingHiroshima's Peace Memorial Park. A missionary friend who had a copy of Sasaki's autobiography encouraged Coerr to write about the girl, who is sometimes referred to as the Anne Frank of Hiroshima.

Sadako(Original Import)

American school children learned about Sasaki through the 1977 publication of Sadako and the Thousand Paper Cranes, and teachers quickly incorporated the book into lessons about the horrors of war and the art of origami. The book has been translated into many languages and each year on August 6, Peace Day, thousands of paper cranes made by children from numerous countries are placed at Sasaki's statue.

"This slim book of 80 pages, written in very simple language, presents [Sasaki's] heart-wrenching story," said literary critic Anita Silvey on October 25, the 55th anniversary of Sasaki's death. "A three-handkerchief story, it will always work for those readers who request a sad book. It even ends with the line, 'She never woke up.' By showing the effect of a war on the life of a vibrant and attractive child, Eleanor Coerr wrote a powerful book that advocates for peace."

Coerr was born in 1922 in Kamsack, Saskatchewan, Canada, and grew up in Saskatoon. She began her professional life as a newspaper reporter and editor of a column for children. She also wrote The Big Balloon Race (HarperCollins, 1984) and Mieko and the Fifth Treasure (Penguin, 1993).

In May of this year, Coerr attended a ceremony at New York's Tribute World Trade Center Visitor Center, where Sasaki's brother presented one of the original cranes folded by his sister.

schoollibraryjournal.com

L’importante è battersi, non vincere. (Monicelli); La gioia e il dolore erano fratelli…

L’importante è battersi, non vincere.
(Marcello Mastroianni in I compagni di Mario Monicelli)

Ti direi volentieri, ma non posso...
Ti direi
di quelle nuvole smaltate di rosso
come unghia finte tolte al tramonto.
Ti direi
di quella coperta blu
che è mare arricciato nei miei pensieri.
Ti direi
Di quella Luna pazza
che ride alla morte dei sogni d'innocenza.
Non posso parlarti di poeti assolti
né redimerne i versi.
Anche se il paradiso fosse verità
non vuol dire che sia vero.
Non posso dirti di alberi sfrondati dal dolore
né di erba che cresce la speranza.
Anche se l'inferno fosse inganno
non vuol dire che sia falso.
Ti dico solo
cibati di vita fin quando è vera
anche se non vuol dire che sia reale.
Vladimir Holan

Mi guarda, la guardo: nessuno dei due avverte il dovere di riempire il silenzio e non capisco se non abbiamo niente da dirci, se ci siamo già detti o se a nostra insaputa ci stiamo dicendo.   [Tutto Torna - Giulia Carcasi]

"La gioia e il dolore erano fratelli e [...] anche molto simili tra loro, altrimenti non avrebbero indotto entrambi al pianto."
[Matthew Pearl, Il circolo Dante] 

BADDO/BELEZZA: Donne più «calienti» nel mondo, prime le spagnole, e le italiane…

Un viaggio all’estero è un’occasione per visitare luoghi mai visti, ma anche per conoscere nuove ragazze e mettere alla prova le proprie doti di latin lover. Ma quali sono le donne più disinibite e civettuole nel mondo?

Patrizia Anastasi - 2
Patrizia Anastasi

CHICAS CALIENTES - Il sito web Badoo ha realizzato un sondaggio prendendo in considerazione 90 milioni di contatti in 20 Paesi, e il risultato è a dir poco sorprendente. Chi si aspettava che le donne più intraprendenti nel mondo fossero quelle inglesi o americane, è rimasto certamente spiazzato. I risultati del sondaggio non lasciano adito a dubbi: le «chicas» più calienti sono quelle spagnole. Agganciare una ragazza all’ombra della Puerta de Oriente o del Palazzo Reale di Madrid è facile infatti come bere un bicchier d’acqua. Abituate a dirigere imprese, enti pubblici, studi di avvocati, le donne spagnole hanno messo definitivamente da parte la timidezza e spesso prendono in pugno la situazione e gestiscono il corteggiamento con una decisione da vere «torere». E secondo Badoo una donna spagnola in media inizia 1,33 nuovi contatti con un uomo al mese, più del doppio di quelle americane (0,63), superando anche quelle italiane (1,13), inglesi (0,78) e francesi (0,69). Al secondo posto nella «Lega mondiale del flirt» ci sono le ragazze polacche, che tra il Castello reale di Varsavia e la Corte d’Artù di Danzica, dimostrano di essere molto meno timide delle loro coetanee tedesche o ceche.

BELLEZZE «NATURALI» - Ma in un ideale viaggio del latin lover italiano non può mancare la Repubblica Dominicana, le cui donne sono le più intraprendenti di tutto il continente americano. E se sono loro a pieno diritto la principale «bellezza naturale» dell’isola centroamericana, a un turista non può non sfuggire neanche l’azzurro cristallino dell’acqua del Mar dei Caraibi e il verde delle ampie distese pianeggianti dove si coltivano banani, avocadi, manghi, arance e soprattutto il riso. Le spiagge dominicane durante la bella stagione sono sempre affollatissime, per non parlare del fatto che quando ci si trova sotto l’ombrellone è il momento migliore per testare se la classifica di Badoo delle donne più civettuole sia azzeccata o meno.

Al quarto posto nella top ten del flirt c’è nientemeno che l’Italia, a dimostrazione del fatto che le ragazze latine sono in assoluto quelle che si danno più da fare. Almeno stando alla classifica del social network per incontri, con 80 milioni di utenti registrati in oltre 240 Stati del mondo. I Paesi latini, ossia quelli in cui si parla italiano, spagnolo o portoghese, si piazzano in otto dei primi dieci posti della classifica. Al nono posto, unica eccezione, c’è il Canada.

QUANDO LEI FA IL PRIMO PASSO - «Ci aspettiamo sempre che sia l'uomo a fare la prima mossa - ha dichiarato Lloyd Price, direttore marketing di Badoo -, e in effetti i dati raccolti confermano questa convinzione. Ma noi volevamo sapere se le donne, in alcuni Paesi, sono potenzialmente più inclini a prendere l'iniziativa rispetto ad altre e volevamo conoscere ciò che questo riflette riguardo alla società». In Spagna il ruolo della donna è cambiato molto rapidamente negli ultimi anni. «Fino a metà degli anni '70, lo status delle donne in Spagna era più basso rispetto agli altri Paesi europei, ad eccezione della Turchia», ha affermato John Hooper, autore del libro, «The New Spaniards». «Oggi, invece, la Spagna è un Paese dove, proporzionalmente, le donne dirigenti di grandi società sono più numerose rispetto ai Paesi del nord Europa, come ad esempio il Belgio».

Altro fatto curioso, il sex appeal delle donne italiane è esattamente uguale a quelle dell’Argentina, che però dalla sua può contare una bellezza come Belen Rodriguez. Entrambi i Paesi precedono Brasile e Cile. Nella classifica di Badoo seguono Portogallo, Canada e Venezuela. Nella metà bassa della «Lega dei flirt» si trovano invece le ragazze olandesi, tedesche, colombiane, inglesi, ceche, messicane e francesi. Anche se in assoluto le donne più timide nel mondo sono quelle belghe, americane ed ecuadoregne. Anche se, ovviamente, questa classifica lascia aperta una domanda: e se in realtà, semplicemente, invece di indicare quanto sono intraprendenti le donne di un certo Paese, rivelassero quanto sono più o meno galanti gli uomini di quella Nazione?

Venerdì 26 novembre 2010

(Pietro Vernizzi) in http://www.ilsussidiario.net

Monday, November 29, 2010

Cesare Dandini: Sagrada Familia nel Museo dell'Hermitage

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Cesare Dandini: Sagrada Familia nel Museo dell'Hermitage

La pedonalizzazione del Tridente: Tra piazza del Popolo, via del Babuino e Ripetta

Giovedì 25 novembre il Sindaco, Gianni Alemanno, ha presentato ai cittadini il progetto di pedonalizzazione del Tridente.

Sono intervenuti l'assessore all'Urbanistica, Marco Corsini, l'assessore alla Mobilità, Sergio Marchi, il delegato per il Centro Storico Dino Gasperini, il delegato del Sindaco per i parcheggi e presidente della Commisione Mobilità, Antonello Aurigemma, il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, il direttore regionale dei Beni culturali del Lazio, Federica Galloni.

"Il Tridente sarà la vetrina del centro storico", ha detto il sindaco Gianni Alemanno presentando pubblicamente all'Ara Pacis il piano di pedonalizzazione del "Tridente mediceo" tra piazza del Popolo, via del Babuino e Ripetta. Un' "isola ambientale" con strade pedonali, parcheggi ampliati, mezzi di trasporto elettrici. Scarica qui le slide con l'intero progetto, inquadrato nel contesto del piano mobilità per il centro (nelle slide, il piano per il Tridente comincia a pagina 31).

Due le fasi di attuazione del piano: nella prima diverrà pedonale via del Corso con le strade trasversali e sarà aperto il parcheggio di piazza Cavour; nella seconda andranno di pari passo l'ampliamento del parcheggio di Villa Borghese, la costruzione di quello dell'Ara Pacis e la trasformazione in isola pedonale di piazza Augusto Imperatore, via di Ripetta e delle traverse tra quest'ultima e la Passeggiata di Ripetta.
La pedonalizzazione sarà dunque graduale. A regime, nel Tridente entreranno solo, oltre alle auto di residenti e autorizzati, i mezzi per il carico e scarico merci (fino alle 11) e i veicoli elettrici (minibus Atac e mezzi privati). Previsto un forte impulso al car sharing, al bike sharing e al corrispettivo per il trasporto commerciale, il "van sharing". 

dal Comune di Roma
www.comune.roma.it