Una domenica al mese ci ritroviamo per ballare, sorridere, conoscere.
- Stages (Maestri di ogni scuola di Kizomba/Semba Roma/Lazio/ITALIA)
- Dimostrazioni (Allievi, Maestri, Artisti Roma/Lazio/Italia/MONDO)
- Spettacoli (Allievi, Maestri, Artisti Roma/Lazio/Italia/MONDO)
- Cena 100% italiana vs 100% internazionale
- Conoscenza delle culture AFRO nel mondo
- Bella Gente | Amici, parenti, colleghi di lavoro, LUOGO DI RITROVO.
- Portate i vostri amici più cari.
--> Più siamo, più ci divertiamo. Si richiede: rispetto delle differenze, voglia di vivere, volontà di provare, ricerca spasmodica di IMPARARE LA KIZOMBA.
Friday, April 11, 2014
"ROMA QUINTAL DO RITMO" | Il raduno mensile Kizombeiro di ROMA/LAZIO.
Monday, October 7, 2013
KIZOMBA & SEMBA IN ROMA | Una diffusione lenta ma profonda, David Pacavira
Ho appena concluso una splendida settimana di Corsi di Kizomba "in Roma/hinterland": dal nord al sud, dall'est all'ovest, e vi posso garantire che la semina è stata eccellente, per cui i frutti saranno buonissimi.
Seguìto dagli allievi, così come dai maestri che ogni giorno ci contattano con l'intenzione di impararla, si avverte la profonda voglia di novità, la dolce curiosità intellettuale, la ricerca inconscia del bello, del sensuale, dell'eleganza. Afro*Sensual*Feelings. Chiunque vorrà, raccoglierà frutti di ottima qualità perchè la Kizomba (Semba Pack) è arrivata per RESTARE:"Fatece largo che passamo noooiiiii...sti Angolani de sta Roma bellaaaaa....!" Roma/Luanda, Italia/Angola: questa è la Roma Kizomba Family, dove la "multidisciplinaridade" costituisce denominatore comune: Salsa, Kizomba, Bachata, Semba, Rumba, Kuduro, Zouk...
Per me, per noi di Kizomba Romana, la maggiore soddisfazione è vedere che la gente apprezza la Cultura Angolana, il resto è pura conseguenza e lascia lo spazio che trova. Ai DJ italiani, in particolar modo ai Romani (DISCO/LATIN), vi chiediamo: informatevi di più, aggiornate le vostre playlist, memorizzate le parole Kizomba/Semba/Kuduro, e ovviamente ANGOLA (Africa). Insomma, fateci godere e..."fatece godè!"
Kizomba Romana (KR) esiste dal Maggio di 2007, e da quella data si sono susseguiti molti eventi, molti sacrifici per la patria, e altrettante soddisfazioni. Prima di noi e insieme a noi molti amici africani si sono impegnati per diffondere la Kizomba in Italia. D'ora in poi, il compito sarà di tutti gli amanti della cultura angolana. Oggi possiamo dire che, insieme abbiamo piantato, molti stanno ancora innaffiando, ma sarà Dio che si occuperà di far crescere. La Kizomba a Roma/Italia è ormai un dato di fatto. È questione di pochi mesi, di settimane e le serate con Kizomba popoleranno Roma/Italia come in altri paesi moderni. Kizomba, dal Kimbundu "abbraccio", "festa", a festa da vida. Un ballo, una cultura che unisce, crea legami, relazioni forti. Lavoriamo insieme per la Kizomba Family in Italia.
Buona serata a tutti gli amanti del ballo!
Roma 24 Settembre 2013
David Pacavira | Kizomba Romana (KR)
Tuesday, September 10, 2013
ROMA Chat 2013 | OGGI DOVE SI BALLA? EN ROMA HOY DONDE SE BAILA? Fare amici!
ROMA Chat 2013 | OGGI DOVE SI BALLA?
EN ROMA HOY DONDE SE BAILA?
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Le migliori serate, i migliori locali, Stages di ballo a Roma.
ROMA, MUSICA & AMORE!
Sunday, August 4, 2013
IGNOBILE RAZZISMO | La Torino bene discrimina gli italiani di pelle scura 4Agosto2013
Il sonno della ragione genera mostri. Questa è la chiave di lettura ai crescenti fatti di razzismo in Italia, estate 2013. Aumentano i reati, ma non gli indagati. Se gli atti di razzismo sono tuttora perseguibili per legge, come mai non scattano nemmeno le indagini? Ho una possibile risposta: la moltiplicazione di questi reati è proporzionale alla crescita del razzismo istituzionale. Da Calderoli in poi, tutto è diventato normale.
Contro la Ministra Cecile Kyenge, non trovo parole per descrivere l’ignobilità di certi atti razzisti messi in atto dalla Lega Nord. Ormai non hanno in senso del ridicolo, e così facendo si sdoganano i comportamenti più animalesche che ogni società umana porta in sé.
Dimostratemi il contrario. Fatemi capire dove sbaglio. Scrivetemi circa lo sbaglio interpretativo. Tutto sarebbe diverso se a partire della classe politica il razzismo fosse condannato, perseguito per legge. Sarebbe diverso se in primis i politici dessero l’esempio, si impegnassero di più nella costruzione di una società multietnica, più aperta, più democratica.
Vi riporto l’ultimo atto della crescente “Onda razzista” in Italia. Nessuna regione d’Italia si salva. Gli atti di razzismo si stanno incrementando dal Nord al Sud, tutto in silenzio. Questa volta è successo nella Torino bene.
Via FPB| #kambasFPB
L'ultimo schiaffo a Francesca, torinese con la pelle scura. E' accaduto in un negozio di calzature di un grande centro commerciale. Ma non è un episodio isolato:è accaduto anche quando cercava casa
di OTTAVIA GIUSTETTI | La Repubblica
"Qui non c'è nulla per te, non importa se hai denaro per comprare ciò che io ti posso vendere. Non importa che il mio interesse sia vendere. Per il fatto che hai la pelle scura io non voglio avere nulla a che fare con te". Lei è Francesca, una donna di 33 anni, di origini indiane, adottata all'età di quattro da una famiglia italiana. Vive a Torino da 29 anni. Lavora in uno studio legale, ha abitudini, amici, look italianissimi. Eppure il senso della risposta che si è sentita dare in un negozio di un grande centro commerciale pochi giorni fa quando è entrata per scegliere un paio di scarpe è proprio questo. Un gesto scontato prima di partire per un viaggio: scegliere qualche indumento adatto alla gita. Per Francesca non è lo stesso. Non è sufficiente che parli perfettamente la lingua, non basta che abbia un viso grazioso e occhi scintillanti e puliti. Il colore della sua pelle, in qualche luogo, la rende ancora "diversa". LEI non se ne stupisce e dice "è una cosa con cui faccio i conti da sempre, tante volte ho esitato prima di entrare in un negozio e ho preferito aspettare di tornarci con mia madre, è un fatto evidente che quando sono sola il trattamento che ricevo è diverso". Il "sentimento razzista", quello che negli anni Sessanta a Torino teneva fuori dalle case e dai luoghi di lavoro gli immigrati dal Sud, è vivo più che mai.
Potrebbe quella donna del negozio di scarpe aver risposto che non aveva nulla da venderle per qualche altra ragione se non per il fatto che il colore della sua pelle è diverso? "Ho anche provato a immaginare una ragione alternativa - dice Francesca - ma certi toni e certi sguardi sono inconfondibili, è anche umiliante doverlo ammettere, ma non c'è equivoco possibile, sono sicura". Insieme con lei era nel negozio la sorella. "Passeggiavamo per i centro commerciale e ho visto in vetrina quelle scarpe un po' tecniche che potevano servirmi per le escursioni più impegnative, ho visto che c'era anche il mio numero tra quelli disponibili e così siamo entrate. Una signora di mezza età mi è venuta incontro e mi ha chiesto cosa desideravo, io ho risposto che cercavo un paio di scarpe e lei mi ha chiesto per chi fossero. 'Per me', ho detto. Allora lei ha risposto 'mi dispiace non abbiamo niente'. Non mi ha chiesto modello o numero, mi ha liquidata così, e ha aspettato che uscissi". Nella domanda: "per chi sono?" c'è il senso dell'intera faccenda.
Francesca non l'avrebbe mai raccontato se non fosse stato per un'amica che ha provato enorme vergogna nel sentire il resoconto di una simile follia. Francesca che è uscita senza dire una parola avrebbe messo l'episodio nel cassetto delle umiliazioni sopportate con rassegnazione, una delle tante. "Sì, ho pensato che avrei ripiegato su un grande magazzino di attrezzature sportive, almeno lì ti cerchi da sola ciò che ti serve, modello e numero di scarpe, e alla cassa ci vai solo per pagare". Una soluzione accettabile, se non fosse per la ragione che la impone. Se non fosse per il pensiero che è costretta a fare una ragazza indiana che subisce la violenza di essere tenuta "ai margini" perché il suo aspetto esteriore evoca origini lontane. Che ha denaro per comprare un oggetto che desidera ma per qualche motivo le viene negato il diritto di spenderlo.
Le scuole torinesi sono felicemente multietniche da anni, i bambini e i ragazzi vivono con estrema naturalezza il fatto di avere compagni africani o cinesi, o indiani. E' una delle ricchezze della città. Come è possibile, allora, che una testimonianza come quella di Francesca riporti l'immagine di una realtà così diversa? "In effetti se devo pensare a un periodo della vita in cui ho avvertito meno la sensazione della discriminazione sono stati proprio gli anni della scuola - racconta lei - i miei genitori adottivi mi hanno iscritta in una privata pensando che l'ambiente fosse più protetto e che corressi meno il rischio di incontrare umiliazioni. La città non era ancora meta di grande immigrazione dai Paesi extracomunitari, perciò temevano che mi potessi trovare in situazioni difficili. Invece è stato un periodo molto sereno. E devo ammettere che anche nella ricerca del lavoro mi sono sentita a tutti gli effetti una cittadina italiana: ho un contratto a tempo indeterminato in uno studio legale come segretaria e mi trovo benissimo".
Poi però si verificano fatti assurdi nelle circostanze più inaspettate. "La storia delle case non date è ancora vera, per esempio. Io ho fatto una fatica incredibile a comprare l'appartamento dove vivo. Abitavo con i miei genitori a San Salvario e mi piaceva l'idea di restarci anche perché lo consideravo uno dei quartieri più multietnici di Torino. Invece era impossibile convincere i proprietari che ero una cliente affidabile. Una volta, presente l'agente immobiliare, il padrone dopo avermi vista disse che lui non la vendeva la sua casa agli extracomunitari. Io avevo persino una lettera di referenze dagli avvocati dello studio, non ci fu nulla da fare". Alla fine anche per questo Francesca ha aggirato l'ostacolo. Con pazienza, attraverso il passaparola ha trovato una casa e un proprietario senza pregiudizi. Ma è come per le scarpe, in fondo. Esiste una ragione valida per cui la conquista di un diritto indiscutibile debba passare attraverso mille porte chiuse in faccia? "No, non esiste - dice Francesca e quella che risponde è una persona che si considera privilegiata rispetto alla maggior parte degli stranieri che arrivano qui per guadagnarsi da vivere -. Non so immaginare quali fatiche e umiliazioni siano quotidianamente costretti a subire".
(04 agosto 2013)
Tuesday, April 30, 2013
ROMA | Stage di Kizomba con David Pacavira - DOMENICA 5 MAGGIO al Palacavicchi di ROMA
Kizomba Romana e Compagnia Saoko presentano
STAGE DI KIZOMBA al Palacavicchi,
il 5 MAGGIO, dalle 18:30
Con DAVID PACAVIRA & VERUSCA PAMPANA
Info: https://www.facebook.com/kizomba.romana
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►Kizomba Romana - Afrolatin nights in Rome
♣Informazioni: 338.4994.766 ♦ 320.5320.188♣
https://www.facebook.com/kizomba.romana
https://www.kizomba-romana.angolaxyami.com/
Wednesday, April 3, 2013
Ingresso gratuito ai Musei Vaticani l'ultima domenica del mese.
L'orario di ingresso è 9.00/12.30, uscita 14.00.
IN QUESTA OCCASIONE NON E' POSSIBILE EFFETTUARE PRENOTAZIONE
Per prenotazioni dei Musei Vaticani in giorni con ingresso regolare CLICCA QUI
Calendario 2013 delle giornate con ingresso libero:
Domenica 27 gennaio 2013
Domenica 24 febbraio 2013
Domenica 28 aprile 2013
Domenica 26 maggio 2013
Domenica 30 giugno 2013
Domenica 28 luglio 2013
Domenica 25 agosto 2013
Venerdì 27 settembre 2013 in occasione della Giornata mondiale del turismo (9.00-18.00 ultimo ingresso alle ore 16.00)
Domenica 29 settembre 2013
Domenica 27 ottobre 2013
Domenica 24 novembre 2013
Domenica 29 dicembre 2013
Come arrivare:
Dalla Stazione Termini
Metro Linea A direzione Battistini, fermate: Ottaviano-Musei Vaticani; Cipro (per entrambe 10 minuti a piedi).
Dall'Aeroporto Leonardo da Vinci (Fiumicino)
Treno Leonardo Express fino alla Stazione Termini e da qui seguire le stesse indicazioni per la metro Linea A.
Dall'Aeroporto di Ciampino
Pullman Terravision fino alla Stazione Termini e da qui seguire le stesse indicazioni per la metro Linea A. La corsa in taxi da entrambi gli aeroporti impiega all'incirca 40 minuti.
Metro
Linea A fermate: Ottaviano-S.Pietro-Musei Vaticani; Cipro (per entrambe 10 minuti a piedi).
Bus (fermate)
49, di fronte all'ingresso dei Musei
32, 81, 982, Piazza del Risorgimento (capolinea) (5 minuti a piedi)
492, 990, Via Leone IV / Via degli Scipioni (5 minuti a piedi).
Tram
19, Piazza del Risorgimento (5 minuti a piedi).
Taxi
Stazione taxi, Viale Vaticano (di fronte ingresso Musei Vaticani).
Automobile
Parcheggi a pagamento in Viale Vaticano e zone limitrofe.
Per prenotazioni dei Musei Vaticani in giorni con ingresso regolare CLICCA QUI
Roma Chat 2013 – Stages di balli come Kizomba, Salsa, Bachata, Semba, Funana, Rumba, Bachatango,
ROMA 2013 | Qui trovi TUTTI gli aggiornamenti circa le migliori serate, i migliori locali, tutti gli stages di balli come Kizomba, Salsa, Bachata, Semba, Funana, Rumba, Bachatango, Zouk, Lambazouk, Hip Hop, Afro-House.
ROMA Chat 2013
OGGI DOVE SI BALLA? EN ROMA HOY DONDE SE BAILA?
Sunday, April 1, 2012
Ogni crisi un momento di crescita e/o sviluppo
In tempi di crisi ogni momento è buono per ripensare la propria vita. Oggi, domenica delle palme, il mio pensiero va tutti gli amici ed amiche che hanno perso il lavoro a causa della crisi. A voi dico: questa crisi può costituire un momento di grandi opportunità.
Sì, un momento di grandi opportunità, perché dove muoiono persino i grandi, possono nascere nuove iniziative per coprire quei campi che nel frattempo sono liberi. Ogni crisi, un momento di rinascita.
Forza ragazzi, è tempo di lottare.
Fondo affetto,
Kingamba Mwenho