La semaforina E3 è responsabile delle degenerazioni in alcune forme di cancro. Bloccandola si può evitare che la malattia si allarghi, ma il cammino verso il farmaco è ancora lungo. Lo studio dei ricercatori di Candiolo condotto per ora su cavie da laboratorio
di ADELE SARNOLa scoperta di questa famiglia di molecole rappresenta un passo in avanti nella cura della malattia. Le semaforine, infatti, regolano il movimento delle cellule, anche quelle 'anomale', e sono molto abbondanti nei tumori invasivi che formano metastasi. E la E3, in particolare, ha dimostrato di essere un ottimo indicatore.
Il trial clinico è ancora lontano. Per adesso l'esperimento è stato condotto in laboratorio su cavie. "Abbiamo osservato - spiega Tamagnone - che negli animali con melanoma e tumore del colon retto la semaforina, se presente in grandi quantità, agiva proprio come un segnale di via alla formazione delle metastasi. Bloccandola con un'altra semaforina modificata, anch'essa ricreata in laboratorio, il tumore smette di diffondersi e di contagiare altri organi". Va detto però che questo 'bloccante', così come è, ha molti difetti: non può funzionare nell'uomo, è molto difficile da produrre e non è stabile.
Nonstante ciò, Luca Tamagnone si dichiara soddisfatto: "Abbiamo scoperto uno dei meccanismi che innesca le metastasi e ne abbiamo inibito la funzionalità - dice - anche se siamo consapevoli che la strada per arrivare all'esperimento vero e proprio è ancora lunga. Dobbiamo trovare infatti un modo per testare la molecola anche nei pazienti". Insomma, per adesso i ricercatori hanno individuato il meccanismo ma perché i malati possano usufruire di farmaci mirati bisogna ancora aspettare.
Nello stesso numero della rivista è pubblicato un altro studio dell'istituto di Candiolo, che è finanziato dalla fondazione piemontese per la ricerca sul Cancro e dall'università di Torino. I ricercatori guidati da Alberto Bardelli hanno scoperto che l'Everolimus, un farmaco finora usato solo nel carcinoma del rene, è efficace anche in quelli del colon retto che presentano una particolare variante genetica.